24 Aprile 2024

La Grande Cucina

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E171 – Biossido di titanio – È allarme!

Cos’è il biossido di titanio e quali sono i suoi impieghi

Il biossido di titanio è una sostanza di origine minerale che si presenta di colore chiaro e opaco. Viene indicato con la sigla E171 quando usato negli alimenti, ma è presente anche come ingrediente in diversi cosmetici. Come additivo alimentare viene utilizzato nella produzione di caramelle, salse, prodotti a base di pesce e formaggio e molte altre tipologie di alimenti come colorante. Nei prodotti cosmetici, invece, viene utilizzato sia perché è in grado di conferire al prodotto una colorazione bianca sia per le sue proprietà assorbenti (è il caso delle creme per il cambio del pannolino, ciprie e trucchi, deodoranti, dentifrici…).

Secondo uno studio pubblicato il 20.01.2017 (in realtà ricevuto ben 7 mesi prima) su “Scientific Reports” bisogna prestare massima attenzione a tale additivo. Produrrebbe effetti deleteri per il sistema immunitario e persino lesioni precancerose.

Lo studio è stato condotto dall’Agenzia Nazionale Francese in collaborazione con l’Istituto Agronomo Nazionale Francese e vari altri istituti di tutto rispetto. Tale studio è stato effettuato sui ratti, il che rende lo studio non direttamente applicabile all’uomo, ma gli studiosi mettono comunque il guardia e ci consigliano di prestare la massima attenzione all’uso.

Altro prodotto dove è presente E171

L’additivo serve a dare un aspetto migliore ai cibi aumentandone la brillantezza. Già in precedenza c’erano stati studi che avevano evidenziato questa problematica e lo potete leggere qui . Questo studio evidenzia come l’esposizione per 100 giorni di animali da laboratorio a questo additivo provocasse nel 40% dei casi lesione precancerose.

Il biossido di titanio lo si trova sotto forma di polvere cristallina e con il nome di E171, lo si trova in prodotti farmaceutici, cosmetici, creme solari, dentifrici ed altri prodotti, quindi si consiglia di prestare la massima attenzione alle etichette. Per quanto riguarda invece il settore agroalimentare lo si può trovare in alcuni biscotti, gomme da masticare, cioccolata e caramelle come evidenziato dall’associazione “Agir pour l’environnement” (“Azione per l’ambiente”).

Non vogliamo creare facili allarmismi ma come da anni consigliano gli esperti teniamo sotto controllo questo additivo ed evitare gli alimenti, cosmetici e dentifrici che lo contengono non costa nulla al massimo le multinazionali che lo usano dovranno farne a meno…..ma se lo potranno permettere.